“Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi.” - [A. Vitti]

Bentornati, o fedelissimi lettori, al nostro consueto appuntamento con il cuore pulsante della lega GLF! Siete pronti? Allacciate le cinture, perché questa puntata è più carica di un’intervista a bordo campo dopo un gol al novantesimo. Abbiamo per voi delle esclusive che faranno discutere per tutta la settimana!
Partiamo da dove si guarda il mondo: dall’alto. E lassù, solitaria e quasi irraggiungibile, siede la Brigata della Serenita Armata. Con la sicurezza di chi sa di avere il destino nelle proprie mani, esce vittoriosa da una trasferta tutt’altro che semplice contro l’Atletico San Marco. Mentre la Brigata prenota già lo spumante per la vittoria finale, l’Atletico rimane purtroppo ancorato ai bassifondi della classifica, in compagnia di un’altra squadra che, vi anticipiamo, sarà protagonista più avanti.
Riflettori puntati sul sentitissimo derby di letto di Corso Lodi, dove la tensione si tagliava con il grissino. A spuntarla è stata l’AC Picchia Miao Miao, che con una vittoria di misura per 1-0 mette nei guai lo IACO SAINT GERMAIN. Il Dottore e il suo futuro segretario possono festeggiare, mentre in casa IACO si apre ufficialmente la crisi: la ricerca del primo slot David diventa un’ossessione dato che neanche il suo allentore, Tudor, pare l’abbia visto in panchina. Regala un impietoso Senza Voto. Tempi duri.
Squillino le trombe, fuoco alle polveri! Se cercavate emozioni, la sfida tra NEO-N 3000 e CALIMERO è stata il vostro luna park. Una partita pirotecnica, un inno al bonus. Entrambe le squadre hanno saputo far sbocciare la magia dai loro beniamini, con la bellezza di tre +3 per parte. Il match termina con un giusto 2-2, ma i NEO-N ne escono ancora storditi dalla prepotenza fisica di Baschirotto, che già al sabato pomeriggio aveva messo in chiaro le cose. Applausi per entrambe.
E infine, lo scontro che travalica il fantacalcio. Due squadre agli antipodi ideologici, due visioni del mondo. Sembrava essere solo guerra fredda, invece sono brillate le bombe ed è diventata una vera “blitzkrieg bop”, una guerra lampo e distruttiva. La AS NEO-SOCIALISTA viene travolta, annichilita per 1-4 da una UDINEGRE spietata. La squadra incamiciata di nero non solo conquista tre punti pesantissimi, ma si prende con prepotenza anche il primo posto nella classifica somma punti. Mentre loro festeggiano, la compagine comunista è costretta a leccarsi le ferite e correre ai ripari. Per analizzare questa disfatta, abbiamo intervistato in esclusiva per voi il presidente.
Buona lettura, e che il fantacalcio sia con voi.
D: Signor presidente, le sue emozioni a caldo dopo questa sconfitta
D: C’è delusione ma c’è anche consapevolezza. Bisogna essere bravi a guardarsi dentro, capire cosa c’è di buono e ripartire da lì, ad esempio dalla nostra difesa che ancora una volta non tradisce.
D: L’ultimo posto in classifica la preoccupa?
D: I ragazzi sono umili, sapevamo che sarebbe stata una stagione complicata sin dall’inizio. La stagione però è appena cominciata e tutto può cambiare. I primi a cambiare dobbiamo essere noi.
D: Che cambiamenti si aspetta?
D: Mi aspetto un cambiamento di mentalità. È questo quello che ho chiesto ai ragazzi. Alcuni giocatori hanno risposto bene alle richieste tecniche, ma serve fame e tenacia. Altri giocatori invece non sono entrati nelle gerarchie della squadra.
D: Cambiano quindi le gerarchie? Ci può dire di più?
D: Giornalista terrorista. Lei me le vuole tirare dalla bocca le cose. Dai, un tiro di vurpo e ti dico tutto. Dai oh per piacere che non fumo da assai e sto in scimmia. [Fuma, ndr]. Ahhh si mo sì. Vabbè allora te lo dico. Subito dopo la partita mi sono accordato proprio col mio nemico politico numero 1 e abbiamo trovato un accordo. Qualcosa doveva cambiare. Abbiamo fatto uno scambio. Gabbia e Gimenez miei per Wesley e Sebastiano Esposito suoi. Ho tanta fiducia per questo colpo. In settimana li proveremo in allenamento ma sono convinto della loro titolarità già alla prossima.
D: Grazie e hasta la victoria
D: Siempre!