Giornata 8 - One Battle after Another

Posted by La redazione on Monday, October 27, 2025

“Il calcio è guerra con altri mezzi.” – Cit. da qualche parte su internet

Carissimi lettori, bentornati all’appuntamento più combattuto della settimana: la newsletter della lega GLF torna con notizie importanti dal fronte, e con essa torna quello che davvero ci interessa — il campo, senza giri di parole, senza artifici, solo fatica e conflitto.

Perché quello che ci aspetta nei prossimi turni non sarà uno spettacolo di eleganza tattica, ma una guerra di posizionamento fatta di contrasti, di duelli diretti, di sangue e sudore sparsi su quei rettangoli verdi. Le vecchie rivalità si riaccendono, i rancori dormono male durante la pausa, e quando il fischio ricomincia, sanno esattamente da dove riprendere.

Scontri passati rinnovati. Vecchie rivalità che risorgono dalle ceneri. Nuovi duelli all’orizzonte.

Benvenuti nella fase più brutale della nostra lega. Quella dove le chiacchiere finiscono e conta solo quello che il campo dice.

Non è bastato che il calcio giocato decidesse loro il risultato sul campo. No, è toccato a KDB, quel bastardo elegante, fare la sua parte: gol magnifico, assist per il +3 e, dulcis in fundo, diretto in infermeria con la prognosi più temuta di sempre.“Stop lungo”, ha sentenziato il nostro competentissimo fisioterapista-presidente dello IACO SAINT GERMAIN, come chi conosce il dolore meglio di chiunque altro.
Ma il fine settimana è continuato nel modo peggiore possibile: a colpi di risultati pesanti, quelli che non sono frutto del caso ma di vera sfortuna. Skorupski ha concesso due gol che grondavano di malintesa difesa. E lì, in mezzo a quella tempesta, il nostro fisioterapista ha perso la pazienza.
Contro chi? Contro Sangiorgio, il nuovo presidente della NEO-N 3000. Schiaffi alla cecata, lite furibonda, i presidenti che si dividono tra gli spettatori attoniti. Una rissa da barre di provincia, il genere di quelle che lascia le facce accese e i rapporti congelati.
Il clima tra i due è diventato quello di due pugili che si incrociano ancora negli allenamenti, con una memoria lunghissima e zero intenzione di perdonare.

Tempo di flashback: c’era stata già una scintilla tra questi due, qualche tempo fa. Un scontro che aveva promesso vendetta, ma che il calcio, in tutta la sua ironia, aveva congelato nel ricordo. CALIMERO e AC PICCHIA MIAO MIAO (o almeno la sua compagine non felina. La tigre si è ben tenuta alla larga dalla questione) Quella volta, però, l’appuntamento era fissato davvero sul campo. Quello che conta. Quello in erba sintetica di Viale Unità d’Italia 143, al Vivisport di Taranto. L’evento è un nodo fondamentale della pre-season della nostra amata lega, ma quegli avvenimenti sono ormai un lontano ricordo. L’ascia di guerra è stata seppellita ed il pettegolezzo lascia volentieri spazio al campo virtuale del Fantacalcio.
Democrazia pura. Un 1-1 che non accontenta nessuno e forse salva entrambi. Due punti persi o un punto guadagnato? Dipende dal mood che avete questa mattina. Quel che è certo è che l’ascia di guerra è stata almeno temporaneamente seppellita, e i due presidenti escono con una stretta di mano diplomata e mille amarezze indigeste. Come avrà reagito la Tigre alla questione?

I nostri lettori e lettrici erano in visibilio per la presentazione della prima presidenza internazione della nostra lega. La EUTUNOS BOTANELA ha generato entusiasmo, qua e là.In questa giornata Leao e McTominay avevano fatto sognare i nostri lettori di una rinascita possibile, di un’alternativa al gridare di dolore. Ma il calcio non perdona i sogni.
La difesa? Non ha nemmeno risposto alla chiamata. È stata assente come un’assenza a processo. La squadra ha giocato in dieci per la maggior parte della partita e ha realizzato quello che meritava: zero gol. Niente di niente.
Sorride allora la UDINEGRE, inarrestabile capolista, che strappa un punto importante dall’imbattibilità altrui e mantiene salda la presa sulla classifica. Non è spettacolare, non è neanche bellissimo, ma è efficace. Esattamente quello che conta in questi momenti.

Mentre i campi dormono tra una pausa e l’altra, il mercato non riposa mai. Anzi, rigurgita.
Le nazionali creano vuoti, e quel vuoto si chiama FOMO — la paura di perder l’occasione della vita. Quella che colpisce i presidenti come una malattia tropicale. Offerte che volano veloci come messaggi WhatsApp ubriachi. Svendite strategiche. Colpi da “questo è il momento, adesso adesso adesso”.
Ma sai come va? Alla fine, pochi affari vanno davvero in porto.
Eppure c’è chi la FOMO l’ha trasformata in stile di vita. Il presidente della HELLAS MADONNA è uno di questi. Le nostre penne lo avevano già raggiunto un mese fa per un’intervista mai mandata in onda. E perché no allora, leggiamola insieme oggi. Oggi dopo un mese di fantacalcio fatto principalmente da delusioni, come sarà cambiata la sua percezionie della lega? E sugli scambi? Come si naviga in questo caos? Cosa lo spinge a muoversi così, ogni volta, quando il mercato ribollisce? A voi la lettura!

D: Com’è nata la tua passione per il fantacalcio e da quanti anni partecipi a questa lega?
G: Ciao Dan(eo)iele, questo sentimento non lo chiamerei passione, lo chiamerei fissazione/malattia. Sono 6/7 anni che partecipo a questa lega di pazzi, ed è con questa lega che nasce la mia “passione”

D: Il nome della tua squadra ha una storia particolare?
G: Raccontacela. Beh si, una storia raccontata più e più volte dal sottoscritto. Tutto inizia a 14 anni, quando fui mandato per punizione a Lourdes. È lì che nasce questo sentimento viscerale per la Santa Maria Vergine. Da questo aneddoto nasce “HELLAS MADONNA”

D: Qual è stato il tuo miglior colpo all’asta, quello di cui vai più fiero? E c’è un giocatore che volevi a tutti i costi e che, purtroppo, ti hanno soffiato? Sappiamo bene della tua affezione verso Dusan Vlahovic…
G: Maledetto Dusan… forse era l’anno giusto per prenderlo… ma sono molto fiero del mio attacco, gli attaccanti della capitale spero mi portino in alto! Sicuramente qualche rimpianto c’è a centrocampo, occhio agli scambi, vi aspetto numerosi!

D: Che rapporto hai con il mercato e gli scambi? In passato hai deliziato questa lega con colpi degni di Igli Tare
*G: Gli scambi sono l’essenza del fantacalcio. Passare giornate a pensare come e chi scambiare, soprattutto con Luca… P.S. Lo scambio con Peppe non è stato un furto *

D: Chi è l’avversario che temi di più in questa lega e perché? C’è qualcuno il cui modo di giocare proprio non sopporti?
G: Innanzitutto non amo chi è restio a fare scambi, tutti hanno un prezzo. Mi piace chi sperimenta, ma gli avversari da battere quest’anno sono i soliti 3: Emmanuel/la tigre, Stefano e Luca/Fabio

D: C’è un giocatore di un tuo avversario che invidi particolarmente e che vorresti a tutti i costi nella tua rosa?
G: Nico Paz

D: Hai qualche rito scaramantico prima di schierare la formazione o durante le partite della domenica?
G: Metto i giocatori nelle loro posizioni se possibile. Durante le partite faccio parlare i miei giocatori!

D: Dove puoi arrivare con questa squadra? A cosa si punta?
G: Si punta sempre al podio, se non al primo posto!

D: Vuoi aggiungere qualcosa? Un saluto, un appello, o una minaccia velata ai tuoi avversari?
G: Luca siamo stati amici, poi nemici, quest’anno non sbagliare! Questo 5-1 me lo porterò dentro fino a fine anno…